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DAI 4 AGLI 8 ANNI

GIOCHIAMO A FARE IL MONDO

...di Pace e Lasagne

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TECNICA: TEATRO D'ATTORE

tratto dagli scritti e dalle pitture di Antonio Catalano

regia di Antonio Catalano

con Matteo Curatella e Francesca Zoccarato

musiche e arrangiamenti: Marta Pistocchi e Matteo Curatella

scenografie: Antonio Catalano, Dadde Visconti

si ringraziano Michele Cafaggi e Antonio Brugnano per i preziosi regali!

VIDEO: 
SCHEDA DESCRITTIVA: 

Due personaggi a cavallo di una bicicletta arrivano per fare un nuovo mondo. Inizia così la costruzione “materiale” di un mondo fragile e meraviglioso. Un gioco che prende forma piano, piano, modellato da piccoli oggetti e preziosi ricordi.

Il loro è un viaggio continuo alla ricerca di paesi dove ci si chiede come va, dove i Lupi entrano in classe per discorrere con la Maestra, dove piove sotto gli ombrelli, dove si canta e ci si arrabbia, dove ci si pone tutti i perché fino alla luna, dove le lasagne c’entrano con la pace: ogni piccola cosa è preziosa per costruire un nuovo mondo, è sufficiente riconoscerla.

Il loro vagare e costruire li trova lì, appesi ad un universo sensibile, in quell’universo dove ci si scopre fragili e umani e, soprattutto, capaci ancora di meravigliarsi.

Un attimo soltanto per salutare e festeggiare tutti insieme il Nuovo Mondo, per poi ripartire sulla strada, quella lenta, capace di rimettere al centro uno sguardo sui mondi invisibili, là dove infondo ci ritroveremo tutti ad essere un po’ pietra, vento, alberi, nuvole.

Ecco allora cosa vogliono dirci con le loro storie queste due strambe creature: senza la meraviglia nel cuore e negli occhi la nostra vita sarebbe più misera.

TEMATICA: una riflessione poetica s"ecologica". Cambiamo il mondo iniziando a cambiare il nostro sguardo,  imparando a renderlo attento e vigile nel riconosce le piccole meraviglie della natura e dei piccoli sentimenti del nostro quotidiano

SCUOLA DELL'INFANZIA - SCUOLA PRIMARIA

ALBUM DI VANIGLIA

OVVERO: LA VERA STORIA DELLA BEFANA

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TECNICA: TEATRO D'ATTORE

tdi: Francesca Zoccarato
con Cristina Liporato e Francesca Zoccarato regia: Dadde Visconti
tecnica: teatro d’attore
durata: 50 minuti
età: dai 4 anni
musiche originali: Marco Pagani e Andrea Ruberti arrangiamenti: Marco Pagani
scenografie: Alessandro Aresu
costumi: Mirella Salvischiani

VIDEO INTEGRALE: https://youtu.be/uO-5r-B5yp0
SCHEDA DESCRITTIVA: 

Benvenuti nel laboratorio delle Sorelle Vaniglia, pasticcere di tradizione, addolciscono il mondo con la loro arte: al vostro servizio!
Impastare i dolci è un’arte che si tramanda e si inventa, è un lavoro meraviglioso, eccitante e lungo...”un lavoro lungo, lungo, lo diceva sempre anche la”... SSHHH!! Zitta: è un segreto!!! Quest’oggi siamo qui per presentarvi il nostro dolce preferito! Lo faremo proprio come la... SSHHH, ma è un segreto!!!

Sì, ma a volte i segreti sono storie troppo belle per non essere raccontate; soprattutto se si tratta di storie “belle-e-buone”!
C’era una volta una nonna pasticcera, il cui forno era sempre acceso, cucinava per tutti: piccoli medi, grandi, belli e brutti. La nonna cucinava per vedere i sorrisi delle persone che assaggiavano le sue delizie “Come sono belli i sorrisi del mondo!” diceva mentre impastava.

La nonna cucinava e cantava, cantava e cucinava; finché un giorno inventò La Torta, buona a tal punto da far addolcire persino...
SSHH, Ma cosa dici?!
Allora non dico che la Bef... SSHHH!! Ma cosa fai? Sveli il finale?!

 

 

TEMATICA: “Album di Vaniglia” racconta come sia importante vivere realizzando i propri desideri; di quanto sia indispensabile proteggerli e coccolarli, farli crescere con cura, amore, dedizione e apprendimento continui; dare il valore alle giuste cose, a quelle piccole come può esserlo un sorriso. Era bello pensare che l’entusiasmo nel fare ciò che si ama possa essere trasmesso a chi rimarrà dopo di noi. Ed è così che abbiamo voluto raccontare di due sorelle che, grazie agli insegnamenti della nonna ogni giorno aprono il loro negozio di pasticceria, consapevoli del fatto che, nella vita, stanno facendo esattamente ciò che desideravano fare: addolcire il mondo

SCUOLA DELL'INFANZIA - SCUOLA PRIMARIA

LA PRINCIPESSA CAPRICCIO

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TECNICA: TEATRO D'ATTORE E MUSICA DAL VIVO

da una fiaba di Enrico Bonavera

di e con Matteo Curatella e Francesca Zoccarato

regia Dadde Visconti

scene e costumi: Francesca Biffi

dai 3 anni/pubblico familiare

durata: 45 minuti

VIDEO INTEGRALE: https://youtu.be/IhOZUorvAKg
SCHEDA DESCRITTIVA: 

Nube di capriccite adultifero-infantilesca si è abbattuta sulla città-STOP Situazione Preoccupante, Perniciosa, Pericolosa-STOP

Si prega trovare favola con la P per salvare il salvabile-STOP Si consiglia: Principessa Capriccio-STOP

 

C’era una volta un Re che amava le piante grasse, una Regina che amava ascoltare la musica a pieno volume, dei servitori che lavoravano con i tappi nelle orecchie a causa della musica e i guanti per non pungersi con le spine delle piante grasse e c’era la Pincipessina, tanto bella quanto capricciosa: era la campionessa mondiale, primatista straordinaria, inventrice suprema di eccezionali capricci! Al reame non c’era più pace, finché arrivò un istitutore, un tipo bizzarro che non si separava mai dal suo strano retino…

TEMATICA: 

Uno sguardo disincantato sul mondo educativo che accompagna i bambini nella loro crescita. Dai genitori agli educatori, figure stereotipate raccontate con divertente cinismo alla Roald Dahl.

Una storia di amicizia e di crescita, dove gli adulti mostrano le proprie fragilità e i bambini imparano da queste ad essere migliori.

DAI 10 ANNI

IL VALZER DELLA BUGIA

Monologo liberamente tratto dal “La bugia che salvò il mondo”

 libro di Nicoletta Bortolotti (Einaudi Ragazzi)

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TECNICA: TEATRO D'ATTORE

di e con: Francesca Zoccarato

collaborazione alla regia: Dadde Visconti

disegno luci e scenografia: Dadde Visconti

voci fuori campo: Lorenzo Croci, Mattia e Giorgio Imbarrato, Luca Romeo

produzione: Teatro Bandito

PROMO: https://youtu.be/UFhDJDyyrNs
 SCHEDA DESCRITTIVA: 
 
 
 
PROGETTO SCUOLE: Lo spettacolo può essere presentato indipendentemente o preceduto da un incontro tenuto dall’autrice Nicoletta Bortolotti con i ragazzi della scuola nei giorni precedenti lo spettacolo, oppure lo stesso giorno.

La Gatta de Roma vive sull’Isola Tiberina dal tempo degli dei e di vite non ne ha solo sette o nove... Questa storia inizia proprio su quell’isola incastonata nel Tevere, nel 1938, quando il mondo impazzì, furono promulgate le leggi razziali, e il primario dell’Ospedale Fatebenefratelli, Giovanni Borromeo, s’inventò una malattia inesistente, il Morbo di K, per salvare molti ebrei dalla deportazione, e con essi tutto il mondo.

La Gatta, che avrà tante vite fin quando si stancherà di averne, ci porterà tra le vie del ghetto ebraico, le stanze dell’ospedale Fratebenefratelli, sul lungo Tevere, per raccontare l’amicizia di Cloe (figlia di un maestro elementare fascista) e Amos (figlio di un docente universitario ebreo), il cuore buono di Fernanda la caposala, la vergogna e il riscatto di un maestro, il terrore di un padre ebreo, il coraggio del primario …

Con la sua voce narrante felina, diretta, commovente, buffa, struggente, surreale, realissima, narra e commenta la follia degli umani, la guerra, e l’incredibile vicenda della “bugia” del dottore:

 

“Per voi è diverso perché ne avete solo una… chissà non sia questo il motivo per cui non potete guardare nel buio... o non volete... forse perché avete una vita sola… C’è stato soltanto un momento in cui pensai seriamente che quella sarebbe stata l’ultima mia vita: gli uomini mi avevano stancata, non ne potevo più di vedere tutto ciò che stava accadendo… Poi, però ci sono degli esseri umani che io penso siano stati dei gatti… loro hanno il coraggio di guardare e vedere oltre il buio. Uomini e donne gatto che io ricordo nelle mie fusa la sera, e di loro racconterò… chissà che alla fine di questa storia anche voi avrete il coraggio di guardare per vedere oltre il buio…”

TEMATICA: lo spettacolo affronta il tema della Memoria sottolineando l’importanza della scelta individuale e del coraggio che esiste solo nel momento in cui si sceglie tra il “male di fronte” o il “bene nel cuore”. Nello spettacolo si sono ampliate e approfondite le parti storiche presenti nel romanzo, con alcune registrazioni originali dell’epoca come voci fuori campo, per far sì che i ragazzi possano contestualizzare meglio il periodo ed essere condotti per mano dentro un pezzo di storia ancora poco conosciuto dalle nuove generazioni: i nuovi programmi scolastici prevedono, infatti, lo studio della Seconda guerra mondiale a partire dalla terza media

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